Carta di toronto
La Carta di Toronto per l’Attività Fisica: una chiamata globale all’Azione
L’attività fisica promuove il benessere, la salute fisica e mentale, previene le malattie, migliora le relazioni sociali e la qualità della vita, produce benefici economici e contribuisce alla sostenibilità ambientale. Le comunità, che per migliorare la salute promuovono l’attività fisica, possono ottenere molti di questi benefici offrendo una serie di opportunità facilmente accessibili nei diversi contesti di vita e di lavoro e per tutte le fasce d’età. La Carta di Toronto per l’Attività Fisica sottolinea l’importanza di mettere in atto quattro azioni, basate su nove principi guida, e invita tutti i paesi, le regioni e le comunità a sollecitare un maggiore impegno politico e sociale per valorizzare l’importanza dell’attività fisica e migliorare la salute di tutti.
Perché una Carta sull’attività fisica?
La Carta di Toronto per l’Attività Fisica è una chiamata all’azione e uno strumento di advocacy per offrire a tutti opportunità sostenibili per adottare uno stile di vita attivo. Le organizzazioni e gli individui interessati a promuovere l’attività fisica possono utilizzare questa Carta per sensibilizzare e unire i decisori a livello nazionale, regionale e locale nel raggiungere un obiettivo condiviso. Queste organizzazioni comprendono i settori della sanità, dei trasporti, dell’ambiente, dello sport e del tempo libero, dell’istruzione e della formazione, della pianificazione urbanistica, oltre all’amministrazione pubblica, alla società civile e al settore privato.
L’Attività Fisica: un forte investimento per le persone, la salute, l’economia e la sostenibilità
In tutto il mondo le nuove tecnologie, l’urbanizzazione, gli ambienti di lavoro – che favoriscono sempre di più la sedentarietà e la configurazione di paesi e città centrata sull’uso dell’automobile – hanno reso difficile la pratica dell’attività fisica nella vita quotidiana. Anche gli stili di vita frenetici, le priorità contrastanti, le strutture familiari che cambiano e la mancanza di interazione sociale possono contribuire a favorire l’inattività. Le opportunità per svolgere attività fisica continuano a diminuire, mentre la prevalenza di stili di vita sedentari sta aumentando nella maggior parte dei paesi, con gravi conseguenze per la salute e con ricadute a livello sociale ed economico.
Sul piano della salute, l’inattività fisica è al quarto posto tra le principali cause di morte dovuta a malattie croniche (disturbi cardiaci, ictus, diabete e cancro) e contribuisce, su scala mondiale, ad oltre 3 milioni di morti evitabili all’anno. La mancanza di attività fisica è responsabile, inoltre, dell’aumento di obesità infantile e adulta.L’attività fisica fa bene alle persone di ogni età: nei bambini promuove uno sviluppo fisico armonico e favorisce la socializzazione, mentre negli adulti diminuisce il rischio di malattie croniche e migliora la salute mentale. gli anziani, i benefici riguardano l’autonomia funzionale, la diminuzione del rischio di cadute e di fratture e la protezione dalle malattie correlate all’invecchiamento.
Sul piano dello sviluppo sostenibile, promuove modalità attive di spostamento: camminare, andare in bicicletta e utilizzare il trasporto pubblico può ridurre l’inquinamento dell’aria e le emissioni dei gas serra (noti, peraltro, per gli effetti negativi sulla salute). La pianificazione, la progettazione e la riqualificazione urbanistica, volte a diminuire la dipendenza dai veicoli a motore, sono azioni che possono ulteriormente contribuire a incrementare l’attività fisica, soprattutto in quei paesi in via di sviluppo che stanno vivendo fasi di rapida urbanizzazione e crescita. Gli investimenti crescenti, a favore di modalità attive di spostamento, garantiscono maggiori opportunità per una mobilità equa.
Sul piano economico, l’inattività fisica incide notevolmente sui costi – diretti e indiretti – dell’assistenza sanitaria e ha un impatto significativo sulla produttività e sugli anni di vita in buona salute.
I principi guida per un approccio alla promozione dell’attività fisica rivolto alla popolazione
I paesi e le organizzazioni che lavorano per incrementare lo svolgimento dell’attività fisica vanno incoraggiati ad adottare i principi guida di seguito riportati. Questi principi sono coerenti con il Piano d’Azione per le Malattie Non Trasmissibili (2008) e la Strategia Globale su Dieta, Attività Fisica e Salute (2004) dell’Organizzazione Mondiale della Salute, e con altre carte internazionali per la promozione della salute. Per aumentare l’attività fisica e disincentivare i comportamenti sedentari, le nazioni e le organizzazioni sono invitate a:
- Adottare strategie basate sulle evidenze, rivolte sia alla popolazione generale che a sottogruppi specifici, in particolare a coloro che devono affrontare maggiori ostacoli;
- Adottare un approccio più equo, finalizzato a ridurre le disuguaglianze sociali e di salute e le disparità di accesso all’attività fisica;
- Affrontare i determinanti ambientali, sociali ed individuali dell’inattività fisica;
- Implementare azioni sostenibili attraverso una collaborazione tra più settori a livello nazionale, regionale e locale, per ottenere un impatto maggiore;
- Sviluppare le competenze e sostenere la formazione nell’ambito della ricerca, della pratica, delle politiche, della valutazione e della sorveglianza;
- Utilizzare un approccio mirato all’intero ciclo di vita, considerando i bisogni dei bambini, delle famiglie, degli adulti e degli anziani;
- Chiedere ai decisori e alla comunità in generale un maggior impegno politico e le risorse per l’attività fisica;
- Garantire la presenza di sensibilità culturale e adattare le strategie alle differenti “realtà locali”, ai diversi contesti e alle diverse risorse;
- Facilitare le scelte di salute personali, facendo in modo che l’attività fisica sia la scelta più facile.
Maggiori informazioni su www.globalpa.org.uk